Spesso succede di ritrovare sulla pelle delle punture di insetto, andando in campagna, al mare o semplicemente restando a casa.

Vediamo insieme cosa fare per intervenire precedentemente e quando chiamare un medico.

  • Punture di IMENOTTERI (vespa, ape, calabrone): generalmente ci accorgiamo subito della puntura. Il dolore si associa alla comparsa di un eritema pruriginoso che nel giro di 24-72h può autolimitarsi. Applicare subito del ghiaccio per rallentare l’azione del veleno, successivamente applicare localmente creme cortisoniche 3 volte al giorno per 3 giorni. Nel caso di soggetti allergici possono comparire sintomi sistemici da anafilassi (tipo difficoltà a respirare) e in questo caso bisogna allertare subito il 112
  • Punture di MEDUSA: compare insieme al bruciore e prurito un eritema rilevato simil ustione. Applicare impacchi di aceto o acqua calda per 10minuti per inattivare il veleno, poi rimuovere i residui di medusa presenti nella sede di puntura raschiando la zona con un coltello dalla parte di piatto o con una tessera di plastica. Successivamente trattare la lesione con creme cortisoniche o cloruro di alluminio (le farmacie delle località di mare solitamente ce l’hanno) con 3 applicazioni al giorno per 3-5gg.
    Rivolgersi al medico se la puntura è in una zona come il viso, genitali o superfici molto estese o se la bruciatura non si risolve nel giro di 3/5gg.
  • Puntura di RICCIO: la lesione è dovuta alla rottura della spina nella cute che se non rimossa in tempo può migrare nei tessuti più profondi e creare una lesione granulomatosa.
    Si consiglia di rimuovere le spine previa disinfezione della ferita se queste sono ben visibili e superficiali altrimenti applicare una pomata grassa chiamata ittiolo, bendare la zona di interesse, ripetere 2 volte al giorno per 3 giorni.
  • Acari dei tarli del legno: È molto difficile riconoscere se le punture apparse sul corpo siano state causate da questo acaro: le lesioni provocate dal Pyemotes sono simili a quelle causate da altri acari e insetti;l’acaro è praticamente invisibile ad occhio nudo; Le lesioni non appaiono immediatamente. Molte persone credono di essere punte in luoghi che non sono affatto infestati dall’acaro del tarlo del legno. Spesso l’insorgenza delle lesioni è infatti tardiva o scatenata da sbalzi termici dovuti ad esempio ad una doccia calda o ad un cambio repentino delle condizioni ambientali. Solitamente, queste infestazioni avvengono in luoghi dove sono presenti mobili in legno, travi o parquet, quindi se in ufficio hai qualcuno di questi oggetti è possibile che l’infestazione sia localizzata li, altrimenti dovrai cercare in casa tua. Consultare il proprio medico per la terapia adeguata e disinfestare gli ambienti.